Il mio approccio: psicoterapia

Gli anni di studio e di esperienza mi hanno portata a definire una Psicoterapia che ha al suo centro la persona e alcune domande fondamentali:

È possibile trasformare sé stessi?

Come avviene il cambiamento psichico?

In cosa consiste la guarigione psichica?

Cercare di rispondere a queste domande ha significato per me anni di studio e di impegno proprio per cercare di "Essere Guida" di chi a sua volta si trova dentro a queste domande, con curiosità, con interesse e a volte con sofferenza.

I miei maestri sono gli autori classici della Psicoanalisi: da Freud, Margareth Mahler, Melanie Klein, Donald Winnicott, Wilfred Bion…. Per citarne alcuni. E 'stato l'incontro con Nina Coltart e Mark Epstein ad aprire per me la possibilità di integrare una mia grande passione con il mio lavoro cioè costruire un metodo, un modo di ascoltare le persone, secondo una prospettiva buddhista.

Il mio rimane ed è un approccio laico, non religioso, ma che coniuga o cerca di coniugare elementi del pensiero occidentale con elementi di una visione che sia al tempo stesso ampia, con uno sguardo “Oltre”.

 

Una PSICOTERAPIA basata sulla PRESENZA MENTALE, che guardi al passato della persona come ad una possibilità di Ri-vedersi, senza rimanerne Attaccato, dando alla persona la possibilità di esplorare in profondità i propri problemi. 

 

A chi mi rivolgo.

Psicoterapia per il singolo individuo, la coppia, i genitori, bambini e adolescenti.

La psicoterapia, a differenza della medicina, non ha una specializzazione sull '”oggetto”, ma sul metodo: ciò che sceglie la persona scegliendo me è il modo di “stare insieme”. 

Io sto con le persone, in una relazione terapeutica strutturata, che dà loro la possibilità di fermarsi, prendersi del tempo per sé, e PENSARE.

Questo è ciò che faccio con le persone e tutte le persone, a qualunque età, hanno facoltà di pensare.

A volte la difficoltà, la fatica è aver perso, per così dire, l'allenamento a pensare. O addirittura, senza accorgerci, ci siamo tutti scoperti incapaci di pensare perché troppo spaventoso.

Certamente, ad ogni età, abbiamo un modo e una capacità di pensare e io cerco di condurre quella specifica capacità, senza giudizio e senza traiettorie preformattate, verso nuove possibilità o sganciandola da schemi che imprigionano o non mostrano altre possibilità oltre a quelle già più volte sperimentate.